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Quando la Storia ufficiale, quella dei libri di testo scolastici, per intenderci, affronta lo studio del Rinascimento, focalizza l’interesse soprattutto sulla Roma dei papi mecenati e nepotisti: Alessandro VI Borgia, Giulio II, Leone X. Si sofferma anche sulle vicende delle splendide signorie del centro-nord del tardo ‘400 e del ‘500: la corte estense di Ferrara, la splendida Mantova dei Gonzaga, le signorie toscane e la corte sforzesca di Milano. Solo marginalmente vengono presentate le conquiste del pensiero del Sud di quel periodo, come se non fosse la culla della civiltà nazionale. AIETA: OPERE D’ARTE TRA CINQUECENTO E SEICENTO - GIORGIO LEONE Se è difficile dare alla stagione rinascimentale di Aieta una precisa periodizzazione, cioè leggere concretamente e in successione rispetto alle fonti e alla documentazione storica a disposizione gli sviluppi artistici presenti nella cittadina, risaltano invece con estrema evidenza alcune opere che, esemplarmente, permettono di delineare con molta evidenza le adesioni culturali della locale committenza a questa temperie. N PALAZZO RINASCIMENTALE SENZA RINASCIMENTO - TONINO SICOLI Quella della Calabria è una storia capovolta, ovvero una storia non scritta che si vorrebbe quindi non accaduta. E’ una storia di silenzi tuttavia assordanti, perché invocano stupore per una memoria impedita, per una realtà negata. |